Nyex-a è la soluzione tecnologica di Arvia in cui il processo di elettrossidazione chimica è impiegato come trattamento terziario di finissaggio di un refluo industriale. In queste condizioni, al fine di spingere al massimo le capacità ossidanti del sistema, l’elettrossidazione avviene in presenza di un media assorbente. Gli elettrodi lamellari che contengono il materiale assorbente Nyex sono impacchettati all’interno di un modulo che costituisce l’unità discreta del sistema Arvia, in funzione del tipo di applicazione e della quantità di inquinante da rimuovere possono essere combinati fra loro più moduli in modo da ottenere la capacità di trattamento desiderata. Il modulo è costruito in fibra di vetro rinforzata, l’elemento di reazione viene installato al suo interno e il flusso lo può attraversare dall’alto verso il basso oppure in senso opposto a seconda della grandezza e della tipologia di configurazione scelta.
La tecnologia rappresenta un’alternativa, dai costi operativi molto contenuti, sia rispetto a processi più convenzionali, come la filtrazione su carbone granulare oppure la precipitazione chimica, in cui i costi di rigenerazione e la necessità di smaltire i fanghi di risulta del processo rappresentano le principali voci di spesa relative allo stadio di trattamento, che rispetto all’impiego di ozono, che solitamente richiede personale altamente specializzato per il suo impiego e oneri di conduzione elevati connessi alla grande domanda elettrica e alla necessità di una fonte di ossigeno a supporto della reazione.
Con un COD in ingresso solitamente non superiore a 500 ppm e una concentrazione di solidi sospesi inferiori a 10 ppm, ogni modulo è in grado di trattare una portata fino a 3 m3/h. Tipicamente, per determinare le reali prestazioni del sistema viene condotto dapprima uno studio di laboratorio, in cui un campione significativo del refluo da trattare viene sottoposto a elettrossidazione chimica e successivamente analizzato, quindi, in un secondo momento, per confermare i risultati ottenuti in laboratorio, si può far ricorso ad uno degli impianti pilota disponibili e provare la tecnologia direttamente in sito. Un debole campo elettrico applicato fra gli elettrodi che contengono il media filtrante consente di ossidare le macromolecole adsorbite sulla sua superficie grazie all’attività del radicale ossidrile OH- che può arrivare a degradarle in H2O, O2 e CO2 e allo stesso tempo rigenerare il materiale adsorbente che può quindi essere mantenuto in funzione senza limiti di tempo e senza necessità di fermare il sistema per rimuoverlo e rigenerarlo. Un sistema composto da più unità Nyex-a trova solitamente impiego come sezione di finissaggio negli impianti di depurazione a servizio di industrie chimiche, farmaceutiche, oil&gas, cartario, tessile e F&B con portate idrauliche comprese da 0,5 m3/h fino a circa 140 m3/h e riduzioni di COD influente comprese nell’intervallo 500 ppm – 5 ppm.